domenica 1 Maggio 2022
Quello di giovedì sulla falsa morte del procuratore sportivo Mino Raiola non è stato uno dei tanti errori quotidiani dell’informazione italiana ma un caso un po’ più particolare, per il contagio tra moltissime testate e fonti online, e l’assenza tuttora di una ricostruzione chiara di come la notizia sia stata data per prima. Il tweet del Tg La7 sembra aver preceduto di pochi minuti l’articolo del Messaggero e quello della Gazzetta dello Sport .
Ma quasi nessuna di queste e altre testate ha poi commentato l’errore e le sue ragioni. Il Post ha spiegato di avere preso un rischio che non avrebbe dovuto prendere affidandosi alla grande quantità di testate competenti sulle notizie di sport che avevano scelto di pubblicare la notizia falsa, e l’ha corretta dopo pochi minuti scusandosi ed estendendo il rammarico nella newsletter per i propri abbonati (c’erano purtroppo due precedenti , di cui uno divenuto famoso nell’informazione americana). Il nuovo direttore di Tuttosport Guido Vaciago ha sostenuto che “abbiamo fatto il nostro lavoro in maniera corretta”, in quanto la notizia falsa è stata poi aggiornata.
Mino Raiola è morto sabato .
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