domenica 6 Febbraio 2022

Non benissimo

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha pubblicato un rapporto sui “bilanci dell’editoria quotidiana e periodica” per gli anni 2016-2020. È un documento interessante che si può leggere qui, e che indica tra le altre cose che:

– “l’andamento aggregato dei ricavi delle principali imprese operanti nel settore dell’editoria quotidiana e periodica, registra una riduzione complessiva del 27,2% passando 4,51 a 3,28 mld. di €, con una contrazione media annua del 7,6%. I ricavi domestici mostrano una flessione del 14,0% riducendosi, corrispondentemente da 3,43 a 2,95 mld. di €.”
– “i proventi editoriali rappresentano il 40,1%, seguiti dai ricavi pubblicitari per il 29,2% e da quelli attribuibili all’editoria libraria che pesano per il 14,4%. Nel quinquennio considerato, gli introiti pubblicitari sono quelli che hanno sofferto maggiormente della crisi (-30,1% nel periodo), mentre l’andamento dei proventi da editoria libraria sono risultati maggiormente stabili, con una flessione limitata al 6%. Va tuttavia sottolineato che i tre comparti principali (ricavi editoriali, ricavi pubblicitari e ricavi da editoria libraria) registrano nell’ultimo anno una perdita complessiva pari al 13,1%”.
– “Nel periodo considerato, gli addetti delle principali imprese del settore si sono ridotti complessivamente di oltre 2.000 unità (-11,4%), passando da un totale di 13.000 addetti nel 2016 a 11.000 nel 2020. Nel 2020, la flessione su base annua, circa 400 unità, è attribuibile principalmente alle riorganizzazioni aziendali poste in essere dai gruppi GEDI e Mondadori”.

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