domenica 10 Marzo 2024
C’è stato invece uno scambio di gentilezze – ma giornalisticamente interessanti – tra Semafor (che è appunto l’ultima grossa novità tra i siti di news) e Slate (che è uno “storico” magazine digitale americano, di quelli delle prime avanguardistiche generazioni). Semafor aveva raccontato come Slate sia tornato a essere economicamente in attivo, dopo periodi faticosi in cui il prodotto giornalistico era rimasto un po’ datato. La settimana dopo Slate ha pubblicato un ritratto dell’autore di quell’articolo, che è Max Tani, il giornalista a cui Ben Smith ha trasferito il suo ruolo di “media reporter” per Semafor. Tani spiega le fatiche di dover spesso scrivere di licenziamenti e riduzioni dei costi nei giornali, e descrive una delle tendenza più attuali nelle prospettive dei giornali online, legata alla diminuzione del valore dei ricavi pubblicitari:
“Poiché quasi tutti, all’infuori del New York Times e pochi altri, non possono raggiungere la scala di pubblico richiesta dagli inserzionisti pubblicitari, la maggior parte degli editori digitali ora sono concentrati sugli occhi e sulle orecchie che sono già in grado di raggiungere e sui modi migliori per monetizzare la loro attenzione. La prossima generazione di media digitali sarà probabilmente più concentrata sulle nicchie di pubblico e sul soddisfare meglio le audience che sono già dipendenti e interessate ai loro contenuti”.
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