domenica 18 Dicembre 2022
Il Corriere della Sera ha molto celebrato questa settimana il risultato di “500mila abbonati all’edizione digitale” del giornale. È un numero notevole, per quanto sia un numero che va preso con due incognite: la prima è che il dato non è certificato o verificato da nessun ente terzo (a differenza di quelli sul traffico online o sulla diffusione dei quotidiani e periodici, pur con le loro incertezze), ma che è stato semplicemente e sommariamente comunicato dal Corriere della Sera stesso; la seconda è che non è stata data nessuna informazione di cosa si intenda con il dato in questione, che si immagina comprenda sia gli abbonati all’edizione digitale del quotidiano che quelli all’accesso ai contenuti del sito, per non dire delle tante formule diverse di quest’ultimo e dei suoi prezzi, o delle scadenze di questi abbonamenti (sono abbonati tuttora attivi? comprendono promozioni e omaggi?). Sono vaghezze che riguardano spesso i dati sugli abbonamenti online proclamati dai giornali, naturalmente, ma nel caso del Corriere le informazioni sono state nulle*.
È indubbio comunque che ci sia una crescita e un primato, testimoniati anche da altre osservazioni, e questo ha generato un comunicato soddisfatto ma insoddisfatto da parte del Comitato di redazione del Corriere della Sera , venerdì, che ha protestato – con toni molto moderati – contro la mancata redistribuzione dei risultati economici presso i dipendenti che ne condividono i meriti. L’editore ha risposto più severamente e anche un po’ risentito.
“Rcs MediaGroup ha poi sostenuto uno sforzo economico importante per quasi 60 milioni per riacquistare la sede di via Solferino, la casa del Corriere , interpretando un intimo desiderio di tutti i dipendenti, e dei giornalisti del Corriere in particolare.
Per questo ci stupisce la perseveranza di richieste che non tengono nella dovuta considerazione l’attuale contesto di mercato. Senza considerare i notevoli sforzi di questi anni di un editore, unico nel suo settore, che ha assunto quasi 50 giornalisti per agevolare la trasformazione digitale del business, e che ha sempre tutelato l’occupazione, risanando l’azienda senza azioni significative sul personale”.
*nelle sue promozioni del risultato il Corriere della Sera ha parlato anche di un “primato in Italia” sul web: in realtà nell’ultimo mese di rilevazione – ottobre, come spieghiamo sopra – il primato è stato di Repubblica , ma il Corriere si riferisce a “un dato medio relativo ai primi 10 mesi dell’anno”.
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