domenica 16 Ottobre 2022
Editoriale Domus, storico editore di molte testate giornalistiche italiane più o meno note (oggi, tra le altre, Quattroruote , Meridiani , Domus ) ha annunciato chiusure, licenziamenti e riduzioni di costi. Ne scrive così il sito Prima Comunicazione:
“Da gennaio non usciranno più il mensile Youngtimer, il trimestrale Auto Italiana, Meridiani cammini e lo specializzato in mezzi commerciali TuttoTrasporti. Non basta, perché il mensile Dueruote, dedicato a moto e scooter, avrà solo un’edizione digitale, rinunciando al cartaceo e integrandosi maggiormente con il settore Professional, mentre Ruoteclassiche, il mensile sulle auto d’epoca, verrà riassorbito nell’orbita di Quattroruote: il direttore della testata “Heritage”, da gennaio, sarà Gianluca Pellegrini, lo stesso di Quattroruote. Prende il posto di David Giudici, che insieme a Ruoteclassiche guidava anche Auto Italiana e Youngtimer.
Sofia Bordone, amministratore delegato, spiega tagli e licenziamenti con l’esplosione dei costi: “Nell’ultimo anno abbiamo avuto un aumento del 70% dei costi della carta e del 160% delle bollette energetiche. A luglio di questo abbiamo speso 68 mila euro per il mese di luglio. L’anno scorso erano 16 mila: insostenibile”. La revisione del parco testate era nell’aria da tempo.
[…] La decisione di vendere parte della grande sede di Rozzano – 17mila 500 metri quadri – è conseguenza dei tagli alle testate ma anche dello smart working, che da due anni consente ai dipendenti di svolgere il lavoro da casa per due giorni alla settimana. L’azienda conta di finanziare i lavori per una nuova sede, che verrà realizzata sui terreni di Rozzano, grazie alla vendita dell’attuale.
Editoriale Domus punta a sviluppare ulteriormente il settore “Professional”, che si rivolge a tutti gli operatori del settore della mobilità offrendo un supporto strategico per il loro business che parte dalla banca dati ma si sviluppa in una serie di servizi evoluti che vanno dalla consulenza alla formazione. Nel 2022 il settore ha portato nelle casse della Domus circa 20 milioni, in crescita rispetto agli anni precedenti, ma non abbastanza per compensare il passivo di gestione della casa editrice, che chiuderà con il segno meno per il terzo anno consecutivo”.
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