domenica 24 Ottobre 2021
Anna Masera, che è stata tra i più precoci a seguire l’innovazione e il digitale tra i giornalisti delle testate italiane tradizionali, è tra i dipendenti del gruppo GEDI coinvolti nei “prepensionamenti” che hanno agitato molto le redazioni del gruppo in questi mesi. Di conseguenza, chiuderà il suo spazio – unico in Italia nel suo genere – di “public editor” della Stampa, che non sarà assegnato a nessun altro. Lo ha raccontato lei stessa nella rubrica suddetta, rivendicando l’utilità della costruzione di un rapporto più affidabile con i lettori.
“il declino dei giornali è anche morale: la tendenza è quella di abbandonare l’attenzione alla deontologia per acchiappare clic nella speranza di alimentare la magra raccolta pubblicitaria. La conseguenza? La fiducia generale del pubblico nelle notizie è bassa. Secondo l’Edelman Trust Barometer, il 75% degli italiani ritiene che i giornali non stiano facendo bene il loro lavoro. Una percentuale superiore del 14% alla media delle 27 nazioni analizzate. Questa è una brutta notizia per la credibilità del giornalismo. Il sistema basato su traffico e pubblicità oltre a non funzionare più economicamente ha compromesso la qualità”.
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