domenica 29 Gennaio 2023
Le discussioni pubbliche intorno all’opportunità di diffondere immagini o informazioni di interesse pubblico o giornalistico, ma sulle quali ci sono implicazioni di rispetto della privacy o delle sensibilità personali, si sono molto intensificate in questi anni in cui i lettori hanno lo spazio e la visibilità per esprimere le proprie critiche e reazioni a questo proposito. I giornali hanno spiegato le loro scelte in più di un’occasione ( qui e qui il Post , qui la Stampa ), ricordando che quasi mai succede che una foto “non aggiunga niente” alla comprensione della realtà e dei fatti avvenuti, ma che il tema è soppesare quel valore informativo rispetto appunto ad altri criteri.
Lunedì scorso il Los Angeles Times ha messo in prima pagina una foto in cui si vede l’attentatore della strage di Monterey Park , morto. Ci sono state critiche, e il sito del Poynter Institute per il giornalismo ha spiegato le buone ragioni della scelta.
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