domenica 25 Aprile 2021
Questa settimana c’è stato un piccolo sviluppo non favorevole a RCS – la società editrice di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport , e di diversi periodici, la cui maggioranza è dell’imprenditore Urbano Cairo – di una contesa giudiziaria che ha enormi implicazioni economiche, e in parte anche simboliche. Si tratta infatti della ” storica sede ” del Corriere della Sera in via Solferino a Milano: che RCS vendette nel 2013 al fondo americano Blackstone, mantenendo in una parte degli immobili la redazione del Corriere della Sera , in affitto (la Gazzetta dello Sport fu invece spostata nella sede principale di RCS, nella periferia nordest di Milano). La vendita aiutò le casse di RCS in un momento di grosse difficoltà, ma fu molto contestata dai giornalisti del gruppo.
Quando pochi anni dopo Urbano Cairo divenne azionista di maggioranza e sostanzialmente “editore” del gruppo, decise di contestare quella vendita (era il 2018) sostenendo che fosse stata fatta a condizioni svantaggiose a cui RCS sarebbe stata costretta dalle sue difficoltà (RCS avrà presto pagato in canone di affitto più di quanto ricavò dalla vendita). Il procedimento legale avviato da Cairo (una richiesta di “arbitrato“) interruppe così una nuova trattativa di vendita dell’immobile alla società Allianz da parte di Blackstone (che ne avrebbe ottenuto un ricavo doppio, generando i risentimenti di Cairo): e Blackstone quindi presentò a sua volta negli Stati Uniti una denuncia contro Cairo con una enorme richiesta di danni, denuncia il cui percorso è stato sospeso in attesa dell’arbitrato italiano: la storia è raccontata più estesamente qui .
La richiesta di Cairo non ha come priorità l’annullamento della vendita dell’immobile, ma soprattutto un risarcimento economico per RCS, come ha spiegato lui stesso. Ed è una questione che ha una grande importanza per i bilanci di RCS (con molte implicazioni societarie e bancarie: la più rilevante è che RCS non ha messo a bilancio nel cosiddetto “fondo rischi” la richiesta di danni da parte di Blackstone: questo favorisce i bilanci attuali di RCS ma mette a rischio quelli futuri se Blackstone ottenesse ragione).
La novità di questa settimana è che in un procedimento parallelo a quello avviato da Cairo, la procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dichiarando in sostanza che nella vendita non ci siano stati rilievi penali di “usura”. La decisione sull’arbitrato dovrebbe esserci a fine luglio ed è del tutto indipendente da questa indagine penale, ma una decisione diversa da parte della procura l’avrebbe senz’altro condizionata in senso favorevole a RCS.
(a margine: il Corriere della Sera, che aveva celebrato la denuncia e l’apertura dell’inchiesta per usura, non ha invece dato notizia della richiesta di archiviazione)
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