domenica 23 Febbraio 2025
Da lunedì scorso il Quotidiano del Sud ha cambiato nome in Il Quotidiano l’Altravoce . L’ Altravoce è edito a Cosenza da Edizioni Proposta Sud srl, di cui è socio unico la Fondazione Mario Dodaro; in sostanza, il giornale è di proprietà di Francesco Dodaro, imprenditore che ha iniziato la sua carriera nel settore dei salumi e che dal 1995 è diventato editore.
Il cambio di nome fa parte del nuovo piano editoriale promosso da Alessandro Barbano, ex direttore del Mattino e del Messaggero, che lunedì è diventato direttore editoriale di tutte le testate dell’ Altravoce.
Barbano ha annunciato dei cambiamenti significativi soprattutto per l’edizione nazionale del quotidiano, che era stata fondata nel 2019 con il nome l’Altravoce dell’Italia dall’allora direttore editoriale del Quotidiano del Sud Roberto Napoletano (già direttore del Sole 24 Ore, oggi direttore del Mattino di Napoli), che voleva creare un’edizione nazionale che raccontasse e spiegasse i fatti nazionali «con gli occhi del Sud». Questa edizione nazionale, inizialmente venduta anche a Milano, Roma, Bologna e Napoli, dal 2020 era invece venduta solo in abbinamento alle edizioni locali in Calabria e Basilicata.
Con Barbano l’edizione nazionale del Quotidiano del Sud cambierà linea editoriale e ambizioni, oltre al nome. Barbano ha detto a Charlie che la versione nazionale dell’ Altravoce sarà un «quotidiano generalista nazionale», a differenza della precedente versione di Napoletano, che trattava soprattutto temi economici concentrandosi molto sul divario fra Italia del Sud e del Nord: «adesso meno Mezzogiorno, sarà un’operazione più complessiva. Vogliamo essere voce non solo del Mezzogiorno, ma del Paese intero, senza però tradire la nostra matrice meridionalista». Barbano ha anche confermato la presenza di «nuovi collaboratori», ma il direttore dell’edizione nazionale rimane Stefano Regolini, in carica dal 2024 e al Quotidiano del Sud da sei anni.
Da questa settimana l’edizione nazionale del giornale è quindi tornata ad essere distribuita e venduta a Roma, e si proverà ad aumentare la diffusione della testata grazie ad abbinamenti con altre e a eventi come il Festival dell’economia a Napoli, da tre anni promosso dal giornale. Il giornale sta anche valutando la «necessità di una transizione digitale», dice Barbano. Al momento, il sito web del quotidiano ha solo cambiato nome, senza altre modifiche significative.
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