domenica 16 Marzo 2025

La sopravvivenza dei cookie

Il quotidiano britannico Guardian ha comunicato ai propri lettori che si aggiungerà alla maggioranza delle testate maggiori nel permettere ai propri lettori di rinunciare a essere profilati dai “cookie” solo attraverso un abbonamento, ma creando un abbonamento economico dedicato specificamente a questo. L’abbonamento costa 5 sterline al mese, rispetto a quello che ne costa 12 e offre maggiori servizi (il Guardian non ha paywall sui propri articoli online, che restano accessibili e gratuiti anche senza abbonamento).

La questione era nata rapidamente più di due anni fa – anche in Italia – con l’introduzione di nuove procedure imposte da alcuni browser che obbligano i siti a permettere ai propri lettori di rifiutare i cookie: ovvero i file che vengono scaricati sui computer degli utenti e che aiutano a tracciarne la navigazione per consentire agli inserzionisti pubblicitari di conoscerli e raggiungerli meglio secondo i loro interessi.
Il fatto che una quota cospicua di lettori scelga di rifiutare fa perdere valore pubblicitario ai siti, e quindi ricavi. Ma quasi subito si era diffusa una soluzione discussa ma ormai consolidata su tanti siti di news (vi sarà familiare), di trasformare la richiesta in una specie di paywall: se non accettate i cookie di profilazione, non potete accedere a quelle pagine, a meno di abbonarvi e quindi generare un ricavo alternativo per il giornale (anche maggiore e più prezioso).

Ormai è pratica diffusa, il Guardian si è adeguato ma rendendola più esplicita: l’abbonamento “lite” serve soltanto a non essere profilati.

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