domenica 27 Marzo 2022
Proprio il quotidiano russo Rossijskaja Gazeta era stato responsabile della progettazione e del finanziamento, dal 2007, della testata internazionale Russia beyond the headlines (“La Russia oltre i titoli”), promossa dal governo russo, e che aveva costruito accordi commerciali con molti quotidiani internazionali che l’avevano allegata come inserto per i propri lettori. Su Repubblica – dove il supplemento apparve anche con la testata Russia oggi – era specificato che l’inserto fosse prodotto senza la collaborazione dei giornalisti di Repubblica stessa.
Sul sito del Sole 24 Ore è tuttora presente una pagina promozionale che lo presenta così: “Il mondo sta cambiando. Non restare indietro. Scopri nuove opportunità di business e investimento in Russia. Su Russia Beyond the Headlines , il nuovo giornale che porta le informazioni dalla Russia a casa tua, tutto quello che volevate sapere su questo Paese. Business, attualità, turismo e cultura. Per scoprire una terra di opportunità”. La testata contiene molti articoli che propongono tra i temi più vari anche la versione del regime russo su questioni contestate, confezionandola con accortezza per i lettori occidentali.
Gli accordi di pubblicazione (che coinvolsero molti quotidiani autorevoli, come il New York Times o il Washington Post negli Stati Uniti) furono contestati o derisi da alcuni commenti su altri giornali, che li definirono strumenti di propaganda del regime, accolti per ragioni economiche chiudendo un occhio sulle implicazioni etiche: sul Guardian , sul New Statesman , o su Slate .
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