domenica 18 Giugno 2023
Praticamente tutti i maggiori quotidiani italiani hanno pubblicato sabato scorso una notizia in termini che sono stati drasticamente ridimensionati nei giorni successivi, e che dimostra una certa precipitazione e mancanza di verifiche nella procedura di raccolta delle informazioni. La storia, che era anche su diverse prime pagine, era quella del “dirottamento” o “sequestro” di una nave al largo dell’isola di Ischia da parte di un gruppo di migranti armati che si erano nascosti a bordo; e della efficiente e ammirevole impresa militare di un gruppo di militari della Brigata San Marco inviati a riprendere il “controllo” della nave. Nei fatti, si è dimostrato rapidamente che la storia era un’altra, che non c’erano stati né dirottamento né sequestro e che i migranti erano con tutta probabilità inoffensivi. Il Post l’ha raccontata qui, ma alcuni degli stessi giornali che avevano aderito alla prima narrazione l’hanno rapidamente capovolta (solo il Fatto si era distinto per l’uso di alcune scettiche virgolette e i dubbi sull’arresto dei “dirottatori”).
La parte interessante per chi osserva le scelte dei giornali è la facilità con cui una ricostruzione è stata ripresa senza verifiche da praticamente tutte le testate quando la sua dubitabile fonte era stata un annuncio del ministro della Difesa durante un conviviale raduno di politici e giornalisti nella masseria pugliese del giornalista televisivo Bruno Vespa.
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