domenica 7 Maggio 2023
Ciclicamente vengono diffuse “classifiche sulla libertà di stampa” nei vari paesi del mondo, spesso poi citate superficialmente o equivocate: i criteri che usano, per esempio, si riferiscono in gran parte a intimidazioni da parte di organizzazioni criminali, e poco c’entrano con la libertà delle redazioni nel trattare gli argomenti generali di attualità e politica. Qualche anno fa il Post aveva provato a spiegarle e a limitare questi equivoci.
Charlie è la newsletter del Post sui giornali e sull'informazione, puoi riceverla gratuitamente ogni domenica mattina iscrivendoti qui.