domenica 14 Gennaio 2024
Le discussioni e le prospettive intorno all’uso delle “intelligenze artificiali” nelle aziende giornalistiche proseguono con intensità, ma la storia più visibile di questo panorama è diventata dalla fine di dicembre la causa contro OpenAI – la società più nota tra quelle impegnate nel settore, quella che produce ChatGPT – da parte del New York Times per violazione del copyright nella raccolta e nell’uso dei suoi contenuti giornalistici.
“Le cosiddette intelligenze artificiali generative, come ChatGPT sviluppata da OpenAI, si servono di grandi quantità di testi scritti e di immagini per elaborare dei sistemi capaci di produrre nuovi testi e immagini. Secondo il New York Times, che è uno dei giornali più letti al mondo, i sistemi di intelligenza artificiale addestrati con i suoi testi starebbero sottraendo visitatori al suo sito “.
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