domenica 18 Giugno 2023
Si è concluso uno sciopero di ben tredici giorni della redazione di Insider, giornale online statunitense che fino al 2021 si chiamava Business Insider (e di cui esisteva anche una versione italiana edita da GEDI e chiusa nel 2021). Insider era nato nel 2007 come sito di news di tecnologia, economia e finanza ma era poi diventato più generalista: nel 2022 aveva vinto un premio Pulitzer con un reportage sul genocidio degli uiguri in Cina. Gli scioperanti chiedevano una paga maggiore e migliori condizioni di lavoro dopo che lo scorso aprile Barbara Peng, presidente del dell’azienda, aveva annunciato riduzioni del personale per 60 posti, il 10% del totale, giustificando la scelta con il momento difficile per il mercato dell’informazione digitale (BuzzFeed News è stato chiuso in quel periodo e un mese dopo Vice ha dichiarato bancarotta ). Il sindacato era riuscito a ridurre i licenziamenti, che alla fine erano stati 38. I giornalisti lamentano un’eccessiva pressione sui risultati economici del loro lavoro: nel 2021 la dirigenza del giornale aveva provato ad adottare un sistema per valutare il lavoro dei giornalisti in base a quanto traffico riuscivano a generare i loro articoli, rinunciando subito dopo a causa delle critiche ricevute. Ora, dopo lo sciopero, i dipendenti hanno ottenuto aumenti nelle retribuzioni e sono tornati a lavorare.
Intanto è stata molto commentata la storia per cui, in occasione della fine dello sciopero, il direttore di Insider Nicholas Carlson (che durante lo sciopero era stato sorpreso a Brooklyn, New York mentre staccava alcuni manifesti di protesta affissi dai dipendenti con sopra stampata la sua faccia e la scritta “Chi ha visto questo milionario?”) ha diffuso un messaggio per i dipendenti per annunciare i nuovi obiettivi del giornale: ha definito Insider un Wall Street Journal di nuova generazione, che si occuperà di nuovo principalmente di economia e tecnologia ma sarà capace di seguire anche altri argomenti con la stessa professionalità.
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