domenica 19 Maggio 2024
L’agenzia di stampa AGI è stata molto citata nelle scorse settimane non per il suo lavoro ma per l’intenzione della famiglia Angelucci di comprarla dall’attuale proprietaria, l’azienda di energia e combustibili fossili ENI. Il progetto è stato molto contestato perché Antonio Angelucci è un deputato della Lega, attualmente parte della maggioranza di governo, e possiede già i quotidiani Giornale, Libero e Tempo: i critici – tra i quali gran parte della redazione – sostengono che si stia costruendo un pericoloso conflitto tra l’indipendenza dell’agenzia e gli interessi del suo potenziale editore, conflitto che sarebbe già esistente per via della relazione di intensa collaborazione tra la direttrice di AGI Rita Lofano e l’ex direttore Mario Sechi, ora direttore di Libero e già portavoce della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Lunedì la redazione di AGI ha votato la sfiducia alla direttrice. Scelta che, come abbiamo ripetuto di recente (nelle ultime settimane sono stati sfiduciati sia il direttore di Repubblica che quello di Tuttosport che quello del Centro di Pescara), non prevede conseguenze se non un peggioramento ulteriore nelle relazioni tra redazioni e direzioni.
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