domenica 30 Maggio 2021
Il Fatto ha pubblicato un lungo articolo sulla dipendenza di praticamente tutti i quotidiani da prestiti bancari che garantiscono alle banche coinvolte diverse misure di potere sui quotidiani stessi (le si percepiscono molto facilmente sfogliando le pagine di economia, ma anche riflettendo su come il giornalismo di inchiesta dei quotidiani affronti la categoria delle banche quasi solo in caso di bancarotte e truffe conclamate).
“Oggi, a conti fatti, sono davvero poche le case editrici di giornali che non devono soldi al gruppo guidato da Carlo Messina. Per esempio l’editore del Giornale, Paolo Berlusconi, predilige Bpm e la Popolare di Sondrio, mentre in passato il Foglio si è rivolto al Creval e a Chianti Banca e la Società editoriale Il Fatto, che pubblica questo giornale, a Unicredit per il prestito da 2,5 milioni ottenuto lo scorso anno con la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia, ma il grosso dei finanziamenti all’editoria passano per Intesa e per la sua boutique degli affari, Banca Imi”.
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