domenica 7 Novembre 2021

Il “giornalismo della paura”

La grande agenzia pubblicitaria TBWA si sta impegnando da alcuni mesi in una campagna contro le derive di disinformazione e pericolosità sociale di alcune scelte del giornalismo professionale italiano, con invenzioni creative e polemiche. A giugno il sito dell’edizione italiana di Wired – illustre testata di innovazione e tecnologia di proprietà dell’editore Condé Nast – aveva ospitato un progetto di TBWA che criticava l’inaccuratezza e il sensazionalismo delle titolazioni dei giornali. Nei giorni scorsi, invece, l’agenzia si è associata a una “Associazione italiana giornalismo costruttivo” per uno spot e una petizione che associano le scelte dei giornali ai pericoli delle armi da fuoco.

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