domenica 19 Maggio 2024
Nick Davies è un importante giornalista inglese di 71 anni, che ha spesso attaccato le peggiori pratiche del giornalismo britannico e non solo, ed è famoso soprattutto per essere stato il protagonista del disvelamento – sul quotidiano londinese Guardian – delle pratiche criminali di sorveglianza e spionaggio adottate per anni da alcuni tabloid appartenenti al gruppo del potente e famigerato editore Rupert Murdoch. Da cui nacquero lo scandalo e le inchieste che portarono ad alcune condanne e alla chiusura del tabloid News of the World.
Sull’ultimo numero di Prospect – mensile britannico di orientamento progressista che sta per compiere trent’anni e che da tre è diretto dall’ex direttore del Guardian Alan Rusbridger – Davies ha pubblicato un aggiornamento di quel caso, che continua ad avere strascichi (News Corp, l’azienda editrice, ha risarcito migliaia di persone per evitare processi, e molte cause sono tuttora aperte), anche se sembra improbabile che la politica si impegni su ulteriori interventi e regolamentazioni, per timore della reazione dei media.
Nell’articolo (parte di una serie) Davies spiega che alcuni querelanti – soprattutto politici e funzionari politici – hanno ottenuto accesso a una gran mole di documenti dell’inchiesta (mentre tantissimi altri file erano stati illecitamente distrutti da News Corp) e in particolare tabulati telefonici. Questi ultimi rivelano grandi quantità di chiamate molto brevi provenienti dai centralini delle redazioni verso i telefoni dei querelanti, che secondo le loro accuse dimostrerebbero tentativi di introdursi nelle registrazioni delle segreterie telefoniche (ovvero una delle pratiche più usate nelle violazioni della privacy praticate in quegli anni) per ottenere informazioni con cui tenere sotto ricatto le persone in questione.
Qui Rusbridger e Davies discutono tra loro la storia.
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