domenica 12 Dicembre 2021
In questi ultimi anni le difficoltà economiche dei giornali e il declino dei ricavi pubblicitari hanno reso i giornali molto più deboli nella loro autonomia ed è cresciuto così molto lo spazio dedicato alle “marchette”: le aziende desiderano comprensibilmente essere promosse sul giornale in modo credibile, e chiedono che la natura “promozionale” degli articoli non sia indicata, ottenendolo molto spesso. Ne ha parlato il direttore di Domani Stefano Feltri in un’intervista al sito Professione Reporter ricordando come l’Ordine dei Giornalisti proibisca teoricamente queste attività:
“Poi l’Ordine dovrebbe stigmatizzare le degenerazioni che sviliscono la professione per tutti. Per esempio, se l’Ordine dicesse: le pagine redazionali dei giornali che sono solo ignobili ‘marchette’ non le può firmare un iscritto all’Ordine dei giornalisti, ma lo fa un’altra figura, un responsabile del marketing, dell’azienda o altro. Secondo me andrebbe detto che questa cosa non sta bene, che un giornalista non fa certe cose, non firma la pubblicità. E se lo fa viene sospeso o gli viene fatto un richiamo. Non è proprio possibile che l’Ordine si occupi soltanto di Vittorio Feltri quando dice le parolacce, è una visione un po’ riduttiva”.
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