domenica 17 Gennaio 2021
Ci sono stati grossi movimenti nei quotidiani locali, sullo sfondo delle trasformazioni che avevamo descritto la settimana scorsa. Al gruppo GEDI – che già prima del nuovo corso aveva un’abitudine di redistribuzione geografica dei direttori dei quotidiani locali – proseguono i “consolidamenti”. Omar Monestier – direttore del Messaggero Veneto di Udine, già al Tirreno, e tra i più attenti alle necessità di innovazione – è diventato direttore anche del Piccolo di Trieste. Alla redazione del Piccolo l’accorpamento non è piaciuto per niente, e c’è stato un comunicato di protesta con toni molto severi: “È diffusa in questa redazione l’idea che oggi, dopo 140 anni, si sia conclusa una storia: quella di un Piccolo totalmente indipendente”. Poi la redazione ha bene accolto il nuovo direttore e spiegatoche non ce l’ha con lui ma con l’editore. Editore che ha persino licenziato il vicedirettore del Piccolo Alberto Bollis, molto ostile al ridimensionamento del ruolo e dell’identità del giornale. Scelta anomala in un gruppo abituato appunto a redistribuire i ruoli al suo interno, e che alcuni hanno letto come un’esibizione di forza e di intenzioni poco disposte a trattare. Lo stesso è successo al direttore della Gazzetta di Mantova Paolo Boldrini – “esonerato” piuttosto sbrigativamente – , che viene rimpiazzato dall’ex direttore del Piccolo Enrico Grazioli (che aveva diretto la Gazzetta di Mantova già fino al 2012, e anche diversi altri quotidiani del gruppo). Fabrizio Brancoli, che aveva appena lasciato il Tirreno che GEDI ha ceduto a un nuovo editore, va a dirigere il gruppo dei quotidiani veneti: il Corriere delle Alpi di Belluno, il Mattino di Padova, la Nuova Venezia e la Tribuna di Treviso.
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