domenica 16 Ottobre 2022

I quotidiani ad agosto

Sono stati pubblicati lunedì scorso i dati ADS di diffusione dei quotidiani nel mese di agosto. Ricordiamo che la “diffusione” è un dato (fornito dalle testate e verificato a campione da ADS) che aggrega le copie dei giornali che raggiungono i lettori in modi molto diversi, grossomodo divisibili in queste categorie:
– copie pagate, o scontate, o gratuite;
– copie in abbonamento, o in vendita singola;
– copie cartacee, o digitali;
– copie acquistate da singoli lettori, o da “terzi” (aziende, istituzioni, organizzazioni) in quantità maggiori.

Il totale di queste copie dà una cifra complessiva, che è quella usata nei pratici e chiari schemi di sintesi che pubblica il giornale specializzato Prima Comunicazione , e che trovate qui , da cui si vedono, rispetto al mese di luglio, ancora recuperi di copie sensibili per alcune testate ( Avvenire Fatto Messaggero Verità Giornale ) e il calo peggiore di nuovo per Repubblica (ma fa impressione anche che calino tutti i tre maggiori quotidiani del gruppo GEDI: Repubblica Stampa Secolo XIX ): ma agosto è già un mese anomalo per le vendite cartacee, e questo era anche di campagna elettorale, quindi è difficile individuare fattori significativi.

Se guardiamo sulle stesse tabelle invece i più indicativi e severi confronti con l’anno precedente si ripete la lettura del mese scorso: i declini riguardano ancora una volta tutti eccetto la Verità (la sua grande crescita era avvenuta tra agosto e ottobre 2021, e quindi si vedrà se sta tenendo nei prossimi mesi) e il Corriere della Sera che ottiene un piccolo ma apprezzabile aumento*; ed è tornato a crescere rispetto a un anno prima, dopo diversi mesi, anche il Fatto . Si notano però soprattutto ancora il calo del 17% delle copie di Repubblica, dell’11% della Stampa (i due quotidiani maggiori del gruppo GEDI) del 14% del Giornale .

(*nota di metodo: ADS registra una prima stima da parte dei quotidiani, e poi un dato successivo “contabile” che può avere piccoli assestamenti: è la ragione per cui i dati del 2021 che vedete nelle tabelle di Prima Comunicazione non sono gli stessi che erano stati pubblicati un anno fa , ed è la ragione per cui appunto il Corriere mostra un aumento e non una diminuzione, come sarebbe confrontando la stima del 2021 con la stima del 2022)

Come facciamo ogni mese, consideriamo invece un altro dato che è più indicativo rispetto alla generica “diffusione” che abbiamo descritto qui sopra: lo si ottiene sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da “terzi” (aziende, istituzioni, alberghi, eccetera), per avere così un risultato relativo alla scelta attiva dei singoli lettori di acquistare e pagare il giornale. Si ottengono quindi questi numeri (tra parentesi la differenza rispetto a un anno fa ):
Corriere della Sera 191.613 (-6%)
Repubblica 117.992 (-22%)
Stampa 82.468 (-13%)

Resto del Carlino 67.070 (-8%)
Sole 24 Ore 60.386 (-12%)
Messaggero 57.428 (-11%)
Fatto 47.636 (-8%)
Nazione 43.620 (-13%)
Gazzettino 38.141 (-9%)

Giornale 32.141 (-15%)
Verità 31.053 (+15%)
Altri giornali nazionali:
Libero 22.224 (-8%)
Avvenire 16.211 (-7%)
Manifesto 13.526 (+1%)
ItaliaOggi 10.531 (+4%)

(il Foglio Domani non sono certificati da ADS).

Altri dati più vistosi: la Stampa dichiara di avere perso quasi due terzi degli abbonati alla carta in cinque mesi (il 62%) passando da 9.962 a marzo a 3.822 ad agosto (erano addirittura 11.372 a settembre dell’anno scorso). Il Corriere della Sera ha perso circa 3mila abbonati digitali che avevano risposto alle offerte superscontate (quelle pagate meno del 30% rispetto al prezzo effettivo) ma ne mantiene ancora la grossa quota di 51mila (e ha perso anche la metà di un’altra offerta, quella delle copie digitali abbinate all’abbonamento cartaceo). Con 36mila copie il Corriere è primo anche tra gli abbonamenti digitali a prezzo superiore al 30%. Avvenire vende in edicola meno copie (5.184) del Manifesto e continua ad avere la maggiore diffusione di copie promozionali e omaggio (24.748).

Avvenire, Manifesto, Libero ItaliaOggi sono tra i quotidiani che ricevono contributi pubblici diretti)

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