domenica 17 Luglio 2022
Sono stati pubblicati i dati ADS di diffusione dei quotidiani a maggio, li avevamo citati domenica scorsa e qui oggi facciamo le consuete considerazioni più approfondite e aggiornate. Ricordiamo che la “diffusione” è un dato (fornito dalle testate e verificato a campione da ADS) che aggrega le copie dei giornali che raggiungono i lettori in modi molto diversi, grossomodo divisibili in queste categorie:
– copie pagate, o scontate, o gratuite;
– copie in abbonamento, o in vendita singola;
– copie cartacee, o digitali;
– copie acquistate da singoli lettori, o da “terzi” (aziende, istituzioni, organizzazioni) in quantità maggiori.
Il totale di queste copie dà una cifra complessiva, che è quella usata nei pratici e chiari schemi di sintesi che pubblica il giornale specializzato Prima Comunicazione , e che trovate qui , da cui si vedono, rispetto al mese scorso, piccole variazioni (entro il 2%) diverse per le maggiori testate con l’eccezione ancora di Repubblica e della Verità che perdono rispettivamente il 5% e il 3% delle copie, col risultato che Repubblica è di nuovo superata – in “diffusione” – dal Sole 24 Ore . Se guardiamo invece i più indicativi e severi confronti con l’anno precedente, si notano il calo del 18% delle copie di Repubblica e della Nazione , del 19% del Giornale , del 10% della Stampa , del Fatto e del Resto del Carlino . A fronte di una rara crescita dell’1% del Corriere della Sera , che rimane di gran lunga al primo posto e vicino a dichiarare il doppio delle copie di quello che fu il suo principale concorrente, Repubblica . Malgrado i piccoli ridimensionamenti degli ultimi mesi, la Verità continua ad avere numeri superiori del 25% rispetto a quelli di un anno fa.
(trascuriamo le analisi sugli andamenti degli sportivi, che sono stati su un ottovolante in questi due anni, per via delle incertezze legate allo svolgimento delle competizioni, e da cui fin qui sembra riprendersi solo la Gazzetta dello Sport )
Come facciamo ogni mese, vale però la pena considerare un altro dato più indicativo della generica “diffusione” che abbiamo descritto qui sopra: lo si ottiene sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da “terzi”, per avere così un risultato relativo alla scelta attiva dei singoli lettori di acquistare e pagare il giornale. Ottenendo quindi questi numeri (tra parentesi la differenza rispetto a un anno fa):
Corriere della Sera 182.333 (-5%)
Repubblica 110.214 (-25%)
Stampa 81.676 (-12%)
Resto del Carlino 63.612 (-13%)
Sole 24 Ore 61.004 (-15%)
Messaggero 52.296 (-9%)
Fatto 44.777 (-14%)
Nazione 40.907 (-15%)
Gazzettino 37.384 (-8%)
Giornale 30.864 (-20%)
Verità 30.070 (+20%)
Rispetto al mese passato perdono più di tutti Repubblica (-6.781 copie), Corriere della Sera (-3.037) e Stampa (1.932).
Altri giornali nazionali:
Libero 18.675 (-19%)
Avvenire 17.059 (-5%)
Manifesto 12.671 (-11%)
ItaliaOggi 9.498 (-24%)
(il Foglio e Domani non sono certificati da ADS).
Quanto invece alle altre copie comunicate dalle testate come “diffusione”, le cose notevoli – che sono quelle che spiegano le discrepanze tra i due criteri di conteggio – sono:
– Corriere e Sole 24 Ore hanno sempre una quota molto alta di copie digitali scontate oltre il 70% del prezzo (quelle che chiamiamo “supescontate”): 47mila e 35mila, dietro di loro c’è Repubblica che ne ha 16mila.
– per il quarto mese consecutivo Repubblica dichiara un calo anche delle copie digitali rispetto al precedente.
– il Manifesto rimane ottavo per copie digitali non scontatissime (ne indica più del Giornale e della Gazzetta dello Sport ), pur essendo 39mo nel totale, e si avvicina al settimo posto del Messaggero .
– per il secondo mese consecutivo la Verità ha aggiunto ai dati di diffusione più di 5mila copie digitali superscontate.
– Avvenire comunica ben 59mila copie “multiple pagate da terzi”, e anche il Sole 24 Ore ne indica una quota eccezionale, 25mila.
– delle 17mila copie dichiarate da ItaliaOggi , 4mila sono copie “promozionali e omaggio”, ovvero quasi un quarto.
– gli altri quotidiani che dichiarano più copie omaggio sono Avvenire (più di 20mila), Messaggero (8mila) e Gazzettino (5mila).
– i giornali che conteggiano oltre 5mila copie “digitali abbinate agli abbonamenti cartacei” (ovvero duplicate nel conteggio totale) sono Corriere della Sera (15.900), Sole 24 Ore (14.200) , Stampa (10mila) e Avvenire (6mila).
( Avvenire, Manifesto, Libero e ItaliaOggi sono tra i quotidiani che ricevono contributi pubblici diretti)
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