domenica 13 Marzo 2022
Sono stati pubblicati i dati ADS di diffusione dei quotidiani a gennaio. Ricordiamo che la “diffusione” è un dato (fornito dalle testate e verificato a campione da ADS) che aggrega le copie dei giornali che raggiungono i lettori in modi molto diversi, grossomodo divisibili in queste categorie:
– copie pagate, o scontate, o gratuite;
– copie in abbonamento, o in vendita singola;
– copie cartacee, o digitali;
– copie acquistate da singoli lettori, o da “terzi” (aziende, istituzioni, organizzazioni) in quantità maggiori.
Il totale di queste copie dà una cifra complessiva, che è quella usata nei pratici e chiari schemi di sintesi che pubblica il giornale specializzato Prima Comunicazione , e che trovate qui , da cui si vedono questo mese buoni risultati rispetto al mese precedente da parte del Corriere della Sera e del Fatto (ma le variazioni mensili sono sempre molto suscettibili e discontinue, e il Corriere beneficia dell’aver aggiunto questo mese ben 2800 “copie digitali scontate più del 70% del prezzo”: a proposito di quanto dicevamo sopra sugli sconti); oltre al successo della Verità (ci arriviamo); e si fa notare il calo maggiore di Avvenire .
(trascuriamo le analisi sugli andamenti degli sportivi, che sono stati su un ottovolante in questi due anni, per via delle incertezze legate allo svolgimento delle competizioni)
Più chiaro e omogeneo è il quadro se si guarda il confronto con l’anno precedente, che ancora una volta mostra solo perdite per quasi tutti salvo un piccolo guadagno per il Corriere della Sera (sempre da commisurare alla gran quota di copie scontatissime) . E poi c’è il sempre più notevole successo della Verità , che nel giro di un anno cresce del 28%, e di cui parliamo qui sotto.
A perdere di più e oltre il 10% sono ancora i quotidiani GEDI, ma anche Avvenire e il Fatto (che da qualche mese sta “restituendo” la crescita ottenuta tra il 2020 e il 2021) e soprattutto il Giornale , che ha un -28% rispetto a un anno fa (e ancora si parla di un desiderio di Mondadori e degli altri soci di venderlo).
Anche Repubblica ha aggiunto questo mese una grossa quota di “copie digitali scontate più del 70% del prezzo”, portandole da 10mila a 12mila.
Come facciamo ogni mese, vale la pena considerare un altro dato più indicativo della generica “diffusione” che abbiamo descritto qui sopra: lo si ottiene sottraendo da questi numeri quelli delle copie gratuite o scontate oltre il 70% e quelle acquistate da “terzi”, per avere un risultato relativo alla scelta attiva dei singoli lettori di acquistare e pagare il giornale. Ottenendo quindi questi numeri:
Corriere della Sera 185.847 (-7%)
Repubblica 132.306 (-12%)
Stampa 87.819 (-10%)
Resto del Carlino 66.303 (-12%)
Sole 24 Ore 62.437 (-18%)
Messaggero 56.907 (-5%)
Fatto 47.911 (-16%)
Nazione 44.544 (-12%)
Gazzettino 39.056 (-8%)
Verità 33.409 (+26%)
Giornale 32.930 (-29%)
Rispetto al mese passato perdono più di tutti (oltre 3500 copie) Repubblica e Sole 24 Ore: e Repubblica e Stampa abbassano di nuovo i loro minimi storici di sempre.
Altri giornali nazionali:
Libero 20.477 (-16%)
Avvenire 17.196 (-5%)
Manifesto 12.962 (-5%)
ItaliaOggi 8.691 (-26%)
(il Foglio e Domani non sono certificati da ADS)
Quanto invece alle altre copie comunicate dalle testate come “diffusione”, le cose notevoli – che spiegano le discrepanze tra i due conti – sono:
– Corriere e Sole 24 Ore hanno una quota molto alta di copie digitali scontate oltre il 70% del prezzo: 48mila e 35mila, dietro di loro c’è Repubblica con 12mila.
– il numero di copie cartacee dichiarate dal Fatto è ormai stabilmente inferiore a quello delle copie digitali (per queste ultime il Fatto è terzo dopo Corriere e Repubblica , se si tolgono quelle scontatissime).
– il Manifesto rimane ottavo per copie digitali (ne indica più del Giornale e della Gazzetta dello Sport ), pur essendo 45mo nel totale.
– Avvenire comunica ben 55mila copie “multiple pagate da terzi”, attribuibili in buona parte alla rete delle strutture cattoliche: ma ne ha perse 7mila dal mese scorso.
– anche il Sole 24 Ore ne indica una quota eccezionale, 21mila, in gran parte digitali.
– delle 21mila copie dichiarate da ItaliaOggi , metà sono copie “promozionali e omaggio” o con sconti superiori al 70%.
– gli altri quotidiani che dichiarano più copie omaggio sono ancora Avvenire , Messaggero , S
– i giornali che conteggiano oltre 5mila copie “digitali abbinate agli abbonamenti cartacei” (ovvero duplicati nel conteggio totale) sono Corriere della Sera , Sole 24 Ore, Stampa e Avvenire .
( Avvenire, Manifesto, Libero e ItaliaOggi sono tra i quotidiani che ricevono contributi pubblici diretti)
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