domenica 26 Settembre 2021
La settimana che viene i giornalisti di Repubblica voteranno sull’accordo preso dal Comitato di redazione con l’editore GEDI sui prepensionamenti richiesti da quest’ultimo per diminuire il numero dei dipendenti e attenuare i costi: nell’ambito di una serie di interventi di ripensamento del giornale e del suo lavoro iniziato un anno e mezzo fa con il cambio di proprietà e di direzione. I termini dell’accordo – concluso dopo vicende concitate e tese all’interno della redazione – sono stati riassunti sabato dal sito Professione Reporter (altri dettagli anche qui).
“Il nuovo Comitato di redazione di Repubblica ha chiuso in pochi giorni l’accordo per i prepensionamenti, impostato dal Cdr precedente, che ha dato le dimissioni all’inizio di agosto. Cinquantaquattro giornalisti a casa in anticipo entro un anno, dei quali 35 entro il 2021. Buonuscite sotto i cinquantamila euro, soprattutto per gli stipendi più bassi. Cassa integrazione per chi non accetta di andare via. Per ogni due uscite ci sarà un’assunzione (27 in tutto), attingendo “prevalentemente” alle liste dei precari. Per coloro che accettassero di uscire senza prepensionamento ci sarà un assunzione ogni due esodi e qui potranno essere assunti un massimo di 4 non giornalisti: tecnici, come digital data analyst, esperti di Seo e di sistemi editoriali. Scelti dal direttore Molinari.
Quindi calo dell’occupazione in generale e avvio della sostituzione dei giornalisti con altre figure: sarebbe la prima volta che accade in un accordo sindacale in una delle grandi testate italiane. Alcune redazioni andranno in grande sofferenza, come Torino, dove usciranno in 4″.
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