domenica 15 Dicembre 2024

Gold, always believe in your soul

Al Washington Post le cose continuano a essere agitate, mentre si attende la nomina del nuovo direttore (dopo le dimissioni della precedente direttrice era stato annunciato un processo non immediato di ricerca del suo successore). Questa settimana si è dimessa Matea Gold, managing editor del giornale (qui la chiameremmo vicedirettrice o direttrice della redazione) che era data come una delle candidate alla direzione: lei invece andrà a lavorare nientemeno che per il New York Times, contraddicendo una consuetudine di fedeltà e concorrenza tra i due giornali e confermando come l’attaccamento al Washington Post sia stato indebolito dalle tensioni di questi mesi al giornale.
La scelta di Gold è stata accolta con grande frustrazione all’interno della redazione, frustrazione aumentata dalla decisione del direttore pro tempore di non darne notizia ai lettori: è infatti pratica nei giornali americani di informare sulle notizie che riguardano i giornali stessi, e di far sapere ai lettori se ci sono cambiamenti nel giornale che leggono. Ma questa volta la direzione ha appunto deciso che i giornali non devono parlare di se stessi, e ha rifiutato di pubblicare un articolo su Gold e sulla sua uscita: cosa che parte della redazione ha ritenuto un ulteriore sgarbo.

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