domenica 14 Aprile 2024
In tutto questo, giovedì l’editore di Repubblica ha comunicato in una lettera agli azionisti diversi risultati delle aziende del gruppo, con grandi soddisfazioni. Tra le cose che riguardano GEDI le informazioni più concrete – accanto a una serie di dati promozionali ma poco sostanziati – sono:
a) l’infine rivendicato progetto di dismettere tutti i quotidiani locali (finora praticato ma poco comunicato alle redazioni interessate) e di privilegiare Stampa e Repubblica come testate nazionali e quindi con maggiori prospettive sul digitale, ambito prioritario non solo come veicolo di prodotti giornalistici ma in generale come presenza dell’azienda, che sta infatti investendo su prodotti di tutt’altro genere;
b) una frase in difesa dei giornali dagli “interessi di chi li possiede”, che non è passata inosservata nel contesto attuale delle polemiche tra redazione di Repubblica e proprietà: «Continuiamo a credere nell’importanza di un giornalismo affidabile e di qualità, specialmente in un mondo in cui a volte è difficile fidarsi di ciò che leggiamo. Questo è fondamentale mentre formiamo le nostre opinioni e, per questa ragione, non dobbiamo mai perdere un giornalismo indipendente, che resti fedele all’identità e ai valori dei giornali e dei lettori a cui si rivolge, e non agli interessi di chi li possiede».
Anche senza dire dell’articolo di Affari e finanza corretto di cui sopra, Repubblica ha occupato le pagine dell’Economia, questa settimana: mercoledì con un articolo celebrativo dei successi dell’azienda Ferrari, di proprietà dell’editore; giovedì con un articolo dedicato all’amministratore delegato di Stellantis in difesa dell’azienda, di proprietà dell’editore; venerdì con la lettera dell’editore sui risultati delle aziende di sua proprietà.
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