domenica 25 Giugno 2023
Gannett Corporation, una grande azienda giornalistica statunitense, ha fatto causa a Google per monopolio illegale e pratiche commerciali ingannevoli nel mercato pubblicitario digitale. Oggi Google governa una quota enorme degli spazi pubblicitari online, di cui gestisce sia l’acquisto che la vendita, assumendo quindi un ruolo di intermediario tra editori e inserzionisti.
Gannett è editore di oltre 500 media digitali e giornali cartacei e digitali, tra cui USA Today, uno dei pochi grandi quotidiani nazionali statunitensi. Secondo Gannett negli ultimi dieci anni Google avrebbe danneggiato il mercato, rafforzando un sistema anticoncorrenziale a svantaggio degli editori che sono sempre più costretti ad adeguarsi ai valori e ai bassi ricavi offerti da Google, senza che un mercato libero possa generare possibilità di maggiori ricavi per gli editori.
Non è la prima volta che Google viene accusato con argomentazioni molto simili: nel 2020 un gruppo di procuratori generali guidati da quello del Texas fece causa a Google per pratiche anticoncorrenziali. E a gennaio 2023 il ministero della Giustizia statunitense ha accusato Google per il controllo monopolistico di più parti del mercato.
Finora la risposta del vicepresidente di Google Dan Taylor è stata abbastanza generica: ha sostenuto che si tratti di “affermazioni sbagliate”. Aggiungendo poi che Google offre una varietà di strumenti per monetizzare le visualizzazioni online a vantaggio degli editori che trattengono la “stragrande maggioranza” delle entrate.
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