domenica 14 Luglio 2024
Un incidente maggiore è accaduto a diversi giornali italiani questa settimana, per assenza di verifiche aggravata da una precipitosa tendenza a pubblicare le notizie che generano indignazione o conflitto. Un messaggio spedito a un utente di Airbnb è stato equivocato – non si è ancora ben capito come – dal destinatario e da un sito di news israeliano, e raccontato come un “insulto antisemita”. La storia è stata ripresa da tante testate italiane, generando persino reazioni politiche, prima che si capisse che si trattava appunto di un equivoco linguistico: ma la comprensione è avvenuta a seguito di un’indagine interna di Airbnb successiva alle proteste, e non con una verifica da parte dei giornali prima di pubblicare la notizia.
A margine, nessun giornale sembra essersi preso la responsabilità della diffusione dell’errore (e delle reazioni conseguenti): l’articolo di aggiornamento di Repubblica che ha corretto la prima notizia parla di “alcuni quotidiani” che l’hanno ripresa e riferisce della richiesta di scuse da parte del protagonista, senza menzionare l’articolo di Repubblica precedente (tuttora online e non corretto).
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