domenica 2 Giugno 2024

Emilio Carelli è il direttore dell’Espresso

Le vicende del settimanale L’Espresso continuano a essere confuse e tumultuose. L’Espresso è un settimanale di news dalla storia illustre e da cui di fatto nacque l’intero gruppo editoriale che oggi si chiama GEDI: venne travolto come altri dalla crisi generale dei newsmagazine, e dal 2016 fu ospitato come allegato domenicale del quotidiano Repubblica. Poi, con la vendita dell’allora Gruppo Espresso alla società Exor della famiglia Elkann e la trasformazione in GEDI, l’Espresso venne venduto nel 2022 a una società dell’imprenditore Daniele Iervolino, le cui fortune economiche si devono all’università telematica Pegaso.
Da quel momento il giornale – tornato a uscire autonomamente il venerdì – ha vissuto una serie di passaggi incerti, in parte prevedibili in una transizione simile e in parte legati a dinamiche tipiche nella gestione di prodotti giornalistici da parte di società con limitata esperienza nel settore editoriale. Il direttore Marco Damilano si era dimesso prima della vendita per protesta contro l’operazione; il suo successore Lirio Abbate era stato sostituito pochi mesi dopo; il nuovo direttore si è dimesso dopo un anno, all’inizio del 2024, sostituito dal vicedirettore Enrico Bellavia. E nel corso di questi due anni ci sono stati frequenti allarmi da parte dei giornalisti sulle incertezze di gestione del progetto, di cui lo scorso dicembre è diventato proprietario un altro imprenditore.

Questa settimana anche Bellavia è stato “sollevato dall’incarico”: secondo la redazione, che ha indetto una giornata di sciopero, per “l’ennesimo tentativo di intromissione dell’azienda sul contenuto degli articoli: tentativo a cui il direttore uscente Enrico Bellavia si è opposto garantendo la storia e la tradizione del nostro giornale”. L’ultimo numero dell’ Espresso aveva la storia maggiore dedicata alle manovre economiche e politiche intorno all’agricoltura italiana. Secondo l’editore invece la nuova sostituzione del direttore appartiene a un percorso previsto e a una “fase completata”.

“Con riferimento al secondo cambio che ha riguardato il (Vice) Direttore Enrico Bellavia, è opportuno precisare che lo stesso è stato chiamato – con nomina di sei mesi – a traghettare il settimanale verso un nuovo modello editoriale, al fine anche di agevolare un consistente risanamento economico della Testata rilevata a dicembre 2023. Completata questa fase, l’Editore, nel ringraziare – nuovamente – Enrico Bellavia per quanto sino ad ora svolto e nel pieno delle facoltà previste dalla legge, ha individuato in Emilio Carelli la figura più adatta a ricoprire il ruolo di Direttore; con la certezza che quest’ultimo possa attuare appieno la linea Editoriale. L’Espresso Media respinge – inoltre – fermamente qualsiasi accusa di intromissione da parte dell’Azienda sul contenuto degli articoli ed invita, a tal uopo, il CdR a un incontro chiarificatore con lo spirito costruttivo, di collaborazione e trasparenza che ha finora improntato il rapporto professionale”.

E così, il nuovo direttore dell’ Espresso sarà adesso Emilio Carelli, giornalista dalla vivace carriera. Carelli ha 72 anni, ha avuto molti ruoli importanti nelle reti televisive Mediaset ed è stato poi direttore di Sky Tg24, prima di essere eletto alla Camera dei deputati con il M5S, passare ad altri gruppi parlamentari e decadere dalla carica nel 2022. Carelli era finora amministratore delegato, dallo scorso dicembre, della società che aveva acquistato il settimanale.

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