domenica 16 Giugno 2024
Le agitazioni al Washington Post hanno continuato a far discutere gli addetti ai lavori americani, ma non ci sono stati nuovi sviluppi, questa settimana (salvo un’ipotesi circolata su un ritorno a investire nell’informazione locale): vale la pena però segnalare sempre l’autonomia con cui lo stesso Washington Post riferisce le notizie che lo riguardano, come se si trattasse di qualunque altro giornale. Qui c’è un articolo di gran completezza che non trascura niente, e che persino cerca di capire e chiedere che intenzioni abbia l’editore.
Intanto sulla rivista britannica Prospect il direttore Alan Rusbridger (già direttore del quotidiano Guardian) si è chiesto come si comporterà il Washington Post in caso di rielezione a presidente di Donald Trump, dopo essere stata – su impulso del suo proprietario Jeff Bezos – la grande testata più vivacemente di opposizione durante la sua precedente amministrazione.
(il Post aveva fatto un riassunto di tutta la storia, lunedì)
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