domenica 17 Novembre 2024

Di necessità virtù

A maggio di quest’anno è uscito in Francia il primo numero di una nuova rivista cartacea che si chiama Vieux (“Vecchi: il giornale che tutti finiremo per leggere”). Progetto interessante perché trasforma quello che abitualmente è considerato un limite commerciale per i giornali – l’invecchiamento della popolazione e dei loro lettori – in una condizione di fatto e in un’opportunità (negli Stati Uniti la rivista a maggiore diffusione nazionale è da anni quella di un’organizzazione dedicata agli anziani). E in Francia negli ultimi anni hanno trovato spazio molte nuove riviste a frequenza più rarefatta e dai formati e materiali solidi ed eleganti.

Vieux è stata fondata dall’attore francese settantenne Antoine de Caunes e fa parte del gruppo editoriale CMI France di proprietà dell’imprenditore ceco Daniel Křetínský, una figura importante nell’editoria europea, che è stato azionista del quotidiano Le Monde, ha dato un cospicuo e prezioso prestito al quotidiano Libération, e ha di recente acquisito la proprietà del gruppo editoriale francese Editis (era stato anche in trattative per l’acquisto del Foglio in Italia). Presentando l’uscita della rivista, de Caunes ha spiegato che l’intenzione è “fare un passo indietro” rispetto a un mondo che valorizza la gioventù e riflettere sulla vecchiaia con ironia creando un dialogo tra generazioni. La rivista contiene approfondimenti di politica e di cultura da più punti di vista (nel primo numero c’è un dibattito sul clima tra un ex ministro dell’ambiente e una giovane attivista per l’ecologia), prese di posizione su temi sociali importanti come l’eutanasia, consigli di salute e cosmetica, pagine di letteratura e cinema e in fondo una sezione di giochi. Lo spazio maggiore è dedicato a riflessioni umoristiche o filosofiche sulla vecchiaia.
La rivista è trimestrale e costa 7,90 euro. Nei primi numeri pochissime pagine sono dedicate a inserti pubblicitari.

(ne aveva scritto in Italia il quotidiano Domani)

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