domenica 10 Novembre 2024
Ad aprile del 2024 la grande società di intrattenimento e media digitali americana IAC aveva venduto una quota di minoranza del giornale online Daily Beast ai giornalisti Joanna Coles e Ben Sherwood, coinvolgendoli alla guida del giornale nella speranza di risollevarne la situazione finanziaria. Daily Beast, uno dei primi e allora più innovativi magazine online statunitensi (fu creato nel 2008 da una famosa ex direttrice di Vanity Fair e del New Yorker , Tina Brown), è in crisi da anni: già nel 2023 l’amministratore delegato di IAC, Barry Diller, aveva provato a venderlo.
Coles e Sherwood, che sono rispettivamente direttrice editoriale e amministratore delegato, da aprile avrebbero iniziato a cambiare la linea editoriale del giornale entrando in conflitto più di una volta con la redazione, ha raccontato un articolo del New York Times. La nuova linea editoriale punterebbe a rendere Daily Beast sempre più a simile a un tabloid online, puntando su un maggior numero di articoli brevi e incentrati su temi di costume, politica e sulle celebrità. Questa nuova linea è stata criticata da diversi ex membri della redazione e ha causato le dimissioni di molti giornalisti che non hanno accettato il cambiamento in quello che è stato definito da Molly Jong-Fast, ora a MSNBC e prima giornalista di Daily Beast, una “deriva verso il clickbait di cattivo gusto”.
A settembre 2024, tra incentivi all’uscita, dimissioni e licenziamenti il giornale aveva meno della metà dei dipendenti rispetto ad aprile. Avendo mantenuto lo stesso numero di articoli pubblicati, ma con il personale meno che dimezzato, per la prima volta dalla sua fondazione il giornale ha avuto dei mesi in attivo, ha detto Diller. Secondo dati forniti da Sherwood anche il numero di abbonati sarebbe aumentato negli ultimi mesi e per l’azienda di analisi dati Comscore le visite al sito sarebbero in aumento.
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