domenica 27 Marzo 2022
Il quotidiano Libero ha avuto la buona idea negli scorsi quattro giorni di mostrare ai propri lettori – in giorni in cui c’è molta curiosità su quello che viene raccontato ai cittadini russi dai loro mezzi di informazione – alcune pagine dei più noti quotidiani russi, tradotte e impaginate come gli originali. La realizzazione non è stata sempre soddisfacente, un po’ perché le testate scelte non sono tra le più rilevanti, un po’ perché i contenuti tradotti in buona parte riguardavano temi estranei all’attualità internazionale e all'”operazione militare speciale”, come il governo russo chiama l’invasione dell’Ucraina. Nei primi tre giorni, per esempio, la scelta è stata quella di mostrare la prima pagina della Pravda – si immagina per ragioni di maggiore notorietà da noi – ma quel giornale è da tempo poco significativo in Russia, come ha raccontato un articolo sul Post .
“Il giornale del Partito Comunista, la cui direzione è affidata dal 1993 a un iscritto di lungo corso, Boris Komotsky, ha avuto un certo seguito fra i nostalgici dell’epoca sovietica fino ai primi anni Duemila. Oggi, spiega Giovanni Savino, storico, già docente per molti anni a Mosca, «è praticamente irrilevante, ha una diffusione limitata e spesso gratuita, affidata a volte a simpatiche vecchiette posizionate fuori dalle stazioni della metro di Mosca»”.
Sabato invece a essere tradotta da Libero è stata la prima pagina della Rossijskaja Gazeta , organo ufficiale del governo.
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