domenica 15 Settembre 2024
Le copertine delle riviste sono naturalmente sempre state un elemento importantissimo di attrazione dei potenziali acquirenti, attraverso la capacità di informare sui contenuti delle riviste stesse e di attirare l’attenzione (le due funzioni che su una scala inferiore hanno anche i titoli degli articoli). Ma un’altra funzione delle copertine è di comunicazione promozionale più ampia: una copertina può fare notizia e può essere quindi mostrata in programmi televisivi, o citata su altre testate, o può circolare sui social network, eccetera.
Per questa ragione alcune testate solo digitali oppure con una lunga storia, e con una lunga storia di copertine attraenti, hanno scelto in questi anni di continuare a creare e condividere delle copertine “virtuali” pur avendo abbandonato i loro formati cartacei. Insomma, non stampano più vere copertine, o ne stampano meno, ma ne creano di digitali che poi fanno circolare online.
Il caso più illustre è forse quello del settimanale americano Time , le cui copertine hanno sempre avuto grandi attenzioni e importanze, che ha avuto un declino drammatico di autorevolezza e circolazione in questo secolo, per cui dal 2020 ha dimezzato le pubblicazioni (esce una settimana sì e una no). Ma lo stesso pubblica sui social network delle copertine legate agli eventi di attualità che spesso hanno grandi condivisioni sui social network. È successo ancora questa settimana con una copertina su Donald Trump dopo il dibattito presidenziale.
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