domenica 18 Giugno 2023
Dopo meno di una settimana dalle burrascose dimissioni del proprio CEO, l’emittente televisiva statunitense CNN — posseduta dal gruppo Warner Bros. Discovery — ha ricevuto nuove accuse, che coinvolgono di nuovo i personaggi della polemica di un anno fa: l’ex responsabile del marketing del canale, Allison Gollust, e l’ex governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo. Gollust, che in precedenza aveva lavorato come direttrice delle comunicazioni di Cuomo, è stata accusata in un articolo del sito Semafor di avere chiesto a Cuomo di contattare Ann Sarnoff — che dirige la divisione di Warner responsabile delle produzioni cinematografiche — nel settembre 2020 per discutere l’interesse di Warner nella riapertura dei cinema a New York, allora chiusi per la pandemia da coronavirus. Cuomo chiamò Sarnoff, e poche settimane dopo i cinema riaprirono. La vicenda di per sé sarebbe già inopportuna, indebolendo l’imparzialità di CNN nel coprire le notizie di molestie riguardanti Cuomo. Risulta tuttavia particolarmente inopportuna poiché il fratello di Andrew Cuomo, Chris Cuomo, è stato a lungo un importante giornalista di CNN, prima di essere licenziato a dicembre 2021 per aver consigliato il fratello sulla strategia comunicativa da adottare per difendersi dalle accuse. La vicinanza tra la CNN e Cuomo è da anni considerata problematica — la rivista Rolling Stone pubblicò una lunga inchiesta sull’argomento — e si è tornata ad aggiungere ai più recenti guai della rete televisiva.
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