domenica 19 Maggio 2024
Nell’approfondimento della scorsa settimana sui dati di vendita complessiva di carta e digitale dei quotidiani c’era un dato notevole: secondo i dati ADS (Accertamenti Diffusione Stampa, la società che certifica e divulga i dati sulla diffusione) a marzo 2024 la Provincia di Como aveva venduto il 31% di copie in meno rispetto all’anno precedente, passando da 15mila a 10mila circa. La Provincia di Como nacque nel 1892 ed è tra i giornali più antichi d’Italia: è edita dalla Provincia Editoriale Spa di proprietà del gruppo editoriale Sesaab (acronimo per Società Editrice Santi Alessandro, Ambrogio e Bassiano) che è controllato dalla diocesi di Bergamo. Sesaab possiede, fra le altre cose, l’ Eco di Bergamo, la tv locale Bergamo TV, e l’emittente radiofonica di Bergamo Radio Alta. La Provincia di Como è il principale quotidiano locale di Como (negli anni a Como sono nati alcuni siti di news locali, e nel 2021 chiuse il Corriere di Como) e ha anche due edizioni che escono a Lecco e Sondrio.
Lo scorso dicembre è stata fondata la società Enova che ha tra gli azionisti Sesaab al 40%, Teleunica al 30% (proprietaria della rete Unica TV, che trasmette principalmente a Monza, Lecco e Sondrio) e altri soci che con quote più piccole raggiungono il restante 30%. La nuova società è diventata editrice, oltre che di Unica TV, anche della Provincia di Lecco e della Provincia di Sondrio.
Diego Minonzio, direttore di tutte le tre edizioni della Provincia, ha detto a Charlie: «il primo dicembre del 2023 abbiamo deciso di scorporare due edizioni, cioè Lecco e Sondrio lasciando Como da sola, e le abbiamo fuse con Unica TV sotto un unico editore, Enova. In questa nuova società Sesaab mantiene la possibilità di decidere l’amministratore delegato e il direttore, tant’è vero che io sono direttore, oltre della Provincia di Como, anche di Lecco, Sondrio e di Unica TV, e lo stesso vale per l’amministratore delegato. I dati di vendita del 2024 non sono confrontabili con quelli del 2023 perché quest’anno sono registrati i dati della sola edizione di Como, mentre fino al novembre 2023 ci sono anche i dati di Lecco e Sondrio: queste due edizioni insieme, considerando carta e digitale, hanno una diffusione di circa 5 mila copie. Siamo sempre in decrescita naturalmente, ma molto meno rilevante. L’obiettivo per il giornale è la crescita degli abbonamenti digitali: in questo momento stiamo sfiorando i 5 mila abbonamenti digitali, considerando le tre edizioni. Per i prossimi anni la nostra strategia online è portare tanta gente sul sito, farla registrare e poi convincerla, speriamo, a fare l’abbonamento al giornale che in futuro non sarà più un mero pdf, una riproduzione digitale del giornale di carta, ma sarà un’evoluzione tipo un’app dove potrai trovare gli approfondimenti, gli aggiornamenti in tempo reale, articoli di valore. Prima del Covid avevamo circa mille abbonamenti digitali, la maggior parte della crescita è avvenuta negli ultimi quattro anni e gli abbonamenti digitali sono oggi oltre il 30% del totale delle copie vendute. Stiamo facendo grandi sforzi per convincere la gente a trasferirsi dal cartaceo al digitale, che è l’unica salvezza che possono avere i giornali nei prossimi dieci anni, perché sennò sei morto. Speriamo che sia la strategia giusta».
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