domenica 15 Dicembre 2024

Come fanno gli altri paesi

Il parlamento italiano ha approvato una nuova legge che limita la pubblicazione integrale di uno specifico tipo di documenti giudiziari quando le inchieste sono ancora in una fase iniziale. La ragione attribuita alle nuove norme è la difesa della privacy e della presunzione di innocenza delle persone, per limitare la frequente consuetudine da parte dei media di esporre con sproporzione le accuse e le informazioni private nei confronti di persone indagate, rispetto alla fondatezza delle accuse ancora da dimostrare.
Alcuni giornali e alcuni procuratori contestavano da tempo il progetto di legge, entrambi sostenendo che l’informazione sulle inchieste debba essere libera da limitazioni: ma è vero che in entrambi gli ambiti ci sono degli interessi in questo senso. Tra i giornali sono interessi commerciali: i documenti sulle inchieste generano attenzioni e visibilità e permettono di produrre contenuti attraenti con poco sforzo. Tra i magistrati sono interessi professionali, perché la pubblicazione delle accuse – tutte da dimostrare e in assenza delle ragioni delle difese – rafforza la loro credibilità.

Alcune delle proteste sono particolarmente fragili: limitazioni del genere di quelle introdotte erano già presenti pochi anni fa, e limitazioni anche maggiori sono presenti e condivise in diversi stati europei.

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