domenica 17 Novembre 2024
Il “diritto all’oblio” è entrato nella discussione pubblica ormai da diversi anni, ed è entrato soprattutto nelle consuetudini quotidiane delle redazioni, oltre ad avere creato un indotto di aziende (spesso di dubbie competenze) che offrono a soggetti citati in articoli di news di ottenerne la cancellazione o la rimozione dai motori di ricerca, intervenendo presso le testate che li hanno pubblicati.
Lo scorso weekend se ne è parlato ancora al festival Glocal a Varese, soprattutto a proposito della tendenza di molte testate a provvedere senza particolari valutazioni alla rimozione di articoli giornalistici, per farla più facile e rapida piuttosto che considerare la fondatezza delle richieste. E Mario Tedeschini Lalli, uno dei giornalisti italiani più esperti sui cambiamenti dell’informazione digitale che già era intervenuto sulla questione, ha riassunto il dibattito, e lo ha arricchito di un altro elemento: il conflitto del diritto all’oblio con il diritto all’informazione ma anche col diritto d’autore.
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