domenica 9 Marzo 2025
Chora Media è la società italiana che possiede la società di podcast Chora e il progetto di news che opera soprattutto su Instagram che si chiama Will, che ha ottenuto negli scorsi anni grandi visibilità e attenzioni soprattutto da parte di un pubblico giovane. Will è nato nel 2019 e nel 2022 è stato acquisito da Chora, che è stata creata nel 2020 ed è la maggiore produttrice di podcast in Italia. Mentre Will era riuscito a ottenere una sostenibilità economica piuttosto presto, grazie alla produzione di contenuti sponsorizzati (nel 2023 ha aggiunto un progetto di abbonamenti), le maggiori lentezze di Chora a generare profitti sono state molto osservate e commentate in questi anni, perché il business dei podcast non ha ancora rivelato un modello di ricavo convincente. Anche Chora deve i suoi ricavi soprattutto ai prodotti creati per aziende e brand, e l’intenzione iniziale di vendere i diritti a progetti televisivi più remunerativi non si è ancora concretizzata quanto sperato.
Questa settimana Mario Calabresi, direttore di Chora Media (ed ex direttore dei quotidiani Stampa e Repubblica), ha annunciato al Corriere della Sera che la società “è uscita dalla fase di startup”, aggregando i risultati dei due brand in un dato positivo: ma a Charlie ha spiegato che entrambi hanno concluso l’anno in attivo. E ha citato alcune produzioni televisive in lavorazione come un’ulteriore direzione promettente.
“A influire sui ricavi di Chora Media, per il 70% sono i contenuti social & podcast branded. Solo il 7% arriva dalla pubblicità che, secondo Calabresi, «non dà ancora la giusta considerazione a un settore in crescita a fronte di un calo di quello radiofonico. Nel 2025 lavoreremo molto su questo». Le stime prevedono che il mercato della pubblicità podcast in Italia raggiungerà i 42,16 milioni di euro nel 2025 contro gli oltre 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
C’è poi la New Media Academy, con corsi podcast e giornalismo digitale che nel 2024 ha visto la nascita della versione inglese, Academy europea We Pod grazie alla vittoria di un bando Ue: sono state 236 le candidature ricevute di cui 35 dall’Ucraina”.
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