domenica 16 Aprile 2023
Il Guardian è uno dei più importanti quotidiani britannici, e tra le testate internazionali che hanno avuto più precoci attenzioni per i cambiamenti digitali dell’informazione: ha quindi investito molto sulla sua presenza online (introducendo la scelta del “digital first” una decina d’anni prima di alcune testate italiane, per esempio, e con maggiore coerenza). Questo spostamento di priorità su spazi diversi ha riguardato anche gli spazi geografici: approfittando della diffusione della propria lingua il Guardian è da anni diventato un giornale online “globale”, il maggiore tra quelli più autorevoli insieme al New York Times e al Wall Street Journal, entrando in competizione anche sul mercato statunitense con una gran quota di coperture giornalistiche prodotte da una struttura creata apposta che comprende 85 giornalisti. Questa settimana è stata nominata la nuova managing editor dell’edizione statunitense (la direttrice della redazione: sopra di lei c’è Betsy Reed, editor-in-chief ), Dana Canedy, 57 anni, afroamericana, che era già stata al New York Times e poi a dirigere la grande casa editrice Simon & Schuster.
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