domenica 22 Ottobre 2023
Una volta c’erano i “temi divisivi”, poi progressivamente quasi tutti i temi sembrano essere diventati divisivi, e chi lavora nell’informazione è diventato vittima di pressioni e ricatti per dare spazio al “contraddittorio”, rispettare generiche “par condicio”, o semplicemente non trovarsi vittima di attacchi e screditamenti oltre il limite della civiltà. La notizia di cui si sta occupando tutto il mondo in queste settimane è però forse la madre di tutti i temi divisivi dell’ultimo secolo, e sta generando – non bastassero i suoi drammi reali – comportamenti pessimi e deprimenti fuori misura e senza rispetto per i drammi reali in questione. E le partigianerie faziose di queste reazioni, risentimenti e aggressività sono state ben riassunte da un dato familiare a molte persone che lavorano sui giornali: delle 1500 proteste ricevute da BBC a proposito di come la rete pubblica britannica sta seguendo gli sviluppi in Israele e a Gaza, metà l’ha accusata di pregiudizio contro i palestinesi e metà di pregiudizio contro Israele. Una quantità straordinariamente più grande di persone ha ritenuto di non protestare per niente, maggioranze silenziose che è utile e rassicurante tenere sempre in considerazione.
Fine di questo prologo.
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