domenica 26 Maggio 2024

Charlie, contagi

Gli esempi più utili e immediati per capire certi meccanismi che contagiano il corretto e completo racconto dei fatti da parte dei giornali si possono trovare in alcune pagine che siamo abituati a considerare più esentate dalle regole e dai rigori che tradizionalmente si attribuiscono al giornalismo. Abbiamo scritto spesso su Charlie di come le pagine della moda, per esempio, seguano delle regole e dei criteri propri – abbastanza trasparenti anche per i lettori – che dipendono più da promozioni di prodotti e da logiche di relazioni con gli inserzionisti pubblicitari che da un servizio di informazione giornalistica.
Ma se cerchiamo invece i casi più accettati di condiscendenza con le aspettative dei lettori – un’altra delle tre maggiori dipendenze delle aziende giornalistiche in difficoltà economiche – le possiamo trovare nelle pagine sportive: dove è evidente e accettata una simpatia per le squadre di calcio più vicine ai sentimenti dei lettori della città in cui ciascun giornale è più radicato. E in entrambi questi casi le “dipendenze” tollerate nei confronti di inserzionisti e di lettori finiscono per contagiare spesso anche altre pagine, che con la moda e con lo sport non c’entrano, fino a quelle dell’attualità più importante e che richiederebbero maggiore protezione.
Le pagine sportive, poi, nei giornali italiani sono diventate in alcuni casi anche esemplari della terza dipendenza, quella nei confronti degli editori, nei casi in cui questi siano anche proprietari di squadre di calcio (accade per tre su quattro dei maggiori quotidiani per diffusione): si vedano i modi diversi in cui è stata trattata la stessa partita di domenica scorsa dal giornale del proprietario della squadra coinvolta e dal giornale del proprietario di una squadra diversa. E anche quello delle premure verso gli editori è un modello che vediamo poi estendersi anche su altre pagine: rivelando come certe eccezioni “innocue” al buon giornalismo creino regole che poi diventano meno innocue.

Fine di questo prologo.

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