domenica 7 Febbraio 2021
È un sito americano dapprima soprattutto di economia e finanza ma poi cresciuto con estese derive “pop” e più leggere e molto clickbait (sabato il suo articolo più visto era sulla masturbazione in una serie televisiva): esiste dal 2005 e fa dei numeri di visite e lettori rilevanti. A un certo punto la sua maggioranza venne comprata dall’editore tedesco Axel Springer, cambio che originò l’allargamento dei suoi temi. Il suo CEO, Henry Blodget, è stato assai discusso e criticato per diverse “disinvolture” passate. Adesso per emanciparsi ancora di più dai temi originali il sito ha deciso di chiamarsi solo Insider.
(dal 2016 ce n’è una versione italiana, creata con una joint venture dal gruppo GEDI, un po’ come con lo HuffPost: articolo più letto di ieri, sabato, “Australia, un meteorite nel cortile della scuola: la Nasa va a controllare e resta di stucco”).
Un aggiornamento su Business Insider Italia.
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