domenica 7 Luglio 2024
È diventato molto familiare a tutti, in Italia, un modo suggestivo e sensazionalistico di descrivere i fenomeni meteorologici, sottraendoli alle descrizioni scientifiche e portandoli verso un racconto emotivo e romanzesco: come peraltro avviene anche in molti altri ambiti del linguaggio giornalistico italiano. Siti di previsioni del tempo, ma anche testate maggiori, hanno preso l’abitudine di “raffigurare” gli eventi del clima, o di descrivere le loro manifestazioni come se fossero delle sceneggiature cinematografiche.
L’abitudine è stata indicata con fastidio anche dalla nipote di Edmondo Bernacca, il più famoso meteorologo televisivo del Novecento italiano, in un’intervista al Corriere della Sera : «Parlano di bombe d’acqua, ribattezzano con nomignoli gli anticicloni, a volte lanciano termini senza significato. C’è molto sensazionalismo. Ho imparato dal nonno che oltre i tre giorni le previsioni hanno un’attendibilità estremamente ridotta e che è importante chiamare i fenomeni col proprio nome. Chissà che direbbe lui».
L’espressione “bomba d’acqua” compare tra l’altro sullo stesso Corriere della Sera con intensissima frequenza.
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