domenica 25 Febbraio 2024
La questione dei finanziamenti pubblici ai giornali generati dalle norme sulla pubblicazione di bandi e comunicazioni si è chiusa: il rinnovo di quelle norme non è stato accettato dal governo, malgrado le insistenze degli editori. Il Post ha raccontato le puntate precedenti e cosa può succedere ora.
“La quantità di micro-riforme sul tema testimonia come la pubblicità legale sia stata nel tempo un luogo di confronto tra bisogni e necessità del mondo editoriale, in crescente carenza di ricavi, e maggioranze parlamentari che hanno usato questo strumento come forma indiretta di contribuzione al mondo dell’informazione. Concedere o meno la pubblicità legale ai giornali è stato nei fatti uno strumento di scambio tra politica e informazione, o almeno la parte di essa costituita dai quotidiani nazionali e locali. Le stesse comunicazioni delle scorse settimane da parte di giornali ed editori hanno spesso insistito esplicitamente non solo sulla funzione originaria delle norme in questione ma proprio sulla necessità di mantenere quei contributi pubblici nei confronti delle aziende giornalistiche”.
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