domenica 6 Febbraio 2022
Questa volta non si tratta della consueta circolazione dei direttori, né delle polemiche e competizioni delle scorse settimane tra i direttori stessi: ma di possibili cambiamenti più radicali, con Antonio Angelucci – deputato di Forza Italia di fortune economiche legate alle cliniche private – che già possiede il Tempo e Libero (malgrado quest’ultimo si avvalga dei contributi pubblici diretti presentandosi formalmente come cooperativa) e che sta trattando per acquistare il Giornale, la cui maggioranza è posseduta da Paolo Berlusconi, mentre una quota minore è di Mondadori (editore a sua volta di proprietà della famiglia Berlusconi).
Della trattativa hanno parlato alcuni giornali nei giorni scorsi: avrebbe l’interesse di Mondadori, che da tempo si sta liberando di molte proprietà tra i giornali concentrandosi sui libri. Sarebbe una cessione con molte implicazioni politiche e simboliche: da una “scissione” del Giornale era nato Libero, ma ultimamente entrambe le testate stanno venendo superate in diffusione dalla Verità, nata da un’ulteriore distacco da Libero. Il Giornale è di fatto l’organo di Forza Italia, mentre Libero ha sostenuto molto di più la Lega e Matteo Salvini. Dice la Stampa:
“orizzonte di questa acquisizione, è evidente, è la creazione di un polo editoriale della destra italiana. Lo schema della fusione prevede una sinergia tra testate. Una delle ipotesi che circola è di agganciare Il Tempo e Libero come cronache cittadine, rispettivamente di Roma e di Milano, a Il Giornale che invece offrirebbe la parte nazionale”.
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