domenica 27 Febbraio 2022
Per capire i risultati economici delle aziende giornalistiche può essere utile leggere le informazioni che diffondono sui loro risultati suddetti: ma queste informazioni sono un formato quasi “letterario” per il raffinato lavoro di addolcimento e appiattimento di ogni dettaglio vagamente negativo e insoddisfacente, e dunque bisogna imparare un po’ a leggerli tra le righe e a comprendere certe formulazioni generiche dedicate ad avvolgere tutto in una specie di nebbia il cui senso deve essere “non c’è da preoccuparsi, siamo fiduciosi per il futuro”. C’è una sapienza di scrittura. Questo per esempio è il trafiletto pubblicato sabato sul Sole 24 Ore a proposito dei risultati del gruppo.
“La complessiva revisione al ribasso dei ricavi del Gruppo, combinata ad un aumento dei costi per l’acquisto delle materie prime e dei costi operativi a supporto dello sviluppo dei ricavi, determina una riduzione della marginalità, ma il Piano 2022-2025 conferma comunque un progressivo miglioramento anno su anno degli indicatori economici e finanziari, trainati dalla crescita dei ricavi consolidati e dalla riduzione dei costi del personale attraverso gli interventi strutturali di riduzione di costo per tutte le categorie professionali già avviati nel corso del 2021. Nel dettaglio, la crescita della redditività nel tempo in tutte le aree di business è legata – si legge ancora nella nota – all’innovazione di prodotto, al rafforzamento dell’attuale offerta in ambito finanziario, allo sviluppo di partnership finalizzate alla valorizzazione del brand Il Sole 24 Ore, al potenziamento e specializzazione per competenze delle reti di vendita”.
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