domenica 17 Ottobre 2021
Lercio è diventato in meno di dieci anni il giornale satirico online più conosciuto e apprezzato, lavorando soprattutto su tic e consuetudini del sistema dell’informazione. Lo ha raccontato un articolo sul Post.
“Nonostante l’organizzazione e la grande notorietà, Lercio resta un hobby soprattutto per ragioni economiche. Sui social ha più follower di molti dei giornali italiani che scimmiotta (1,5 milioni su Facebook, 800mila su Twitter, 700mila su Instagram), ma i ricavi derivano soprattutto dalla pubblicità sul sito, dove il traffico è molto più contenuto. Dalle visualizzazioni e condivisioni sui social non si guadagna, a meno di non introdurre contenuti sponsorizzati: che sarebbero poco plausibili su Lercio, sia per gli inserzionisti che per il giornale. Altri ricavi arrivano dai libri pubblicati ogni anno, da alcune serate di comicità nei locali e da collaborazioni con radio e tv. Questi ricavi bastano a coprire le spese per mantenere il sito, i tecnici che se ne occupano e altre figure professionali che curano la comunicazione, oltre a organizzare gli eventi dal vivo nei locali. Quello che avanza non è sufficiente a pagare uno stipendio a ventidue persone, ma essere così tanti – nonostante i contenuti siano tutto sommato limitati – è un’esigenza creativa e di varietà di ciò che viene pubblicato”.
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