domenica 7 Aprile 2024
Giovedì il giornalista Massimo Razzi è diventato direttore responsabile del Quotidiano del Sud, giornale locale diffuso prevalentemente in Calabria e Basilicata. Razzi ha 72 anni, è un giornalista di origini genovesi, ha lavorato molti anni all’ Unità e molti anni in quello che si chiamava gruppo l’Espresso (oggi si chiama GEDI, editore, tra gli altri, di Repubblica e della Stampa): è stato direttore del vecchio “portale” digitale Kataweb e per quasi vent’anni al sito di Repubblica. Con lui è stato nominato come consulente editoriale delle edizioni locali il giornalista Giuseppe Smorto, che ha 66 anni, è originario di Reggio Calabria e ha lavorato per quasi tutta la sua carriera a Repubblica, prima come direttore del sito e poi come vicedirettore del giornale. Razzi, nel suo editoriale di presentazione, ha scritto che il percorso che intende intraprendere per il Quotidiano del Sud si può riassumere «in tre parole: “Parleremo di voi”. […] Ci leggerete, se vorrete, perché queste pagine racconteranno le vostre storie, spiegheranno le questioni che ogni giorno i cittadini calabresi e lucani devono affrontare, cercheranno di affrontare con voi i problemi che questi anni difficili ci accumulano davanti. Qualche esempio? Sanità, lavoro, scuola, infrastrutture sono temi comuni a tutte le regioni del Sud» e anche di «Ponte sullo Stretto per quanto riguarda la Calabria o di scorie nucleari per la Basilicata»”.
Il Quotidiano del Sud ha anche edizioni in Campania e in Puglia. Nel 1995 nacque con il nome Quotidiano della Calabria, prima di fondersi nel 2014 con il Quotidiano della Basilicata e il Corriere dell’Irpinia. Oggi il giornale è di proprietà della Fondazione Mario Dodaro, che controlla la società che lo edita Edizioni Proposta Sud: da qualche anno ha chiesto e ottenuto i finanziamenti pubblici all’editoria (nel 2022 ha ricevuto circa 3,6 milioni): i contributi pubblici rappresentano un’entrata economica significativa per il giornale, che in questi anni sta cercando di trovare una sostenibilità economica mentre il numero di copie cartacee vendute continua a diminuire e i ricavi dalla pubblicità sono ancora limitati.
Nel 2019 Roberto Napoletano era diventato il direttore editoriale del Quotidiano del Sud e ha poi creato un’edizione nazionale chiamata L’Altravoce dell’Italia: un quotidiano economico e di opinione che cerca di raccontare i fatti partendo dai punti di vista e interessi delle persone originarie del Sud Italia. Il giornale ha una sua autonomia e si può comprare, oltre che nelle regioni in cui esce il Quotidiano del Sud, anche a Milano, Bologna, Roma, Napoli. Napoletano fu direttore dal 2006 al 2011 del quotidiano locale di Roma il Messaggero e del quotidiano economico finanziario Sole 24 Ore fino al 2017, quando si era autosospeso in seguito a una complicata e notevole storia di inganni sulla diffusione e sui conti del giornale: era stato condannato in primo grado e poi assolto in appello, e ora sono scaduti i termini perché procura e parte civile possano ricorrere contro l’assoluzione e quindi è stato di fatto assolto definitivamente.
L’ organizzazione del Quotidiano del Sud è abbastanza peculiare: il quotidiano L’Altravoce dell’Italia ha un direttore e due vicedirettori, le edizioni regionali hanno un direttore responsabile e due condirettori per la Calabria e la Basilicata; ma la redazione complessiva è piuttosto piccola ed è composta complessivamente da circa 30 giornalisti, che dallo scorso settembre lavorano con una forma di cassa integrazione a rotazione, con una riduzione di orari lavorativi e di stipendi. Le nomine di due giornalisti di lunga esperienza sull’informazione online italiana come Razzi e Smorto sembrano essere legate soprattutto a un maggiore investimento di «energie e risorse verso una transizione digitale non più rinviabile», come scritto dall’editore. Il Quotidiano del Sud non è più iscritto agli enti che certificano la vendita delle copie cartacee o le visite al sito internet: la direzione del giornale ha detto a Charlie che al momento le edizioni cartacee hanno una tiratura di 8-10 mila copie al giorno e circa 20 mila persone accedono al sito ogni giorno (con circa 60 mila pagine visualizzate quotidiane).
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